Il Consigliere Franco contestato - 10-03-02 - da Il Sannio Q.

 

 

da Il Sannio Quotidiano del 10 marzo 2002. (pag. 16)

 

 

Telese Terme

 

Edilizia selvaggia, è polemica nella minoranza

Il Consigliere Franco nel mirino di Rifondazione

 

 

di Antonio Vecchierelli

 

Dopo il consiglio comunale sulla situazione urbanistica di Telese Terme, è l’ora delle polemiche. Interessano soprattutto la minoranza divisa sull'atteggiamento espresso da alcuni suoi componenti, ma che non risparmiano (anche se questo è più ovvio) il sindaco Giuseppe D'Occhio per il modo per come ha interpretato l’argomento in discussione.

 

E' Rifondazione comunista ad alzare il tono della diatriba. A Gianluca Serafini, consigliere comunale della parte politica, non è andato giù l'attacco del sindaco portato al deputato comunista Nichi Vendola a proposito dell'interpellanza parlamentare su possibili infiltrazioni camorristiche nella comunità telesina.

 

«E' intollerabile - ha affermato Serafini - l'atteggiamento del sindaco che vuole scaricare la responsabilità di quanto è successo su... non si sa chi. Il problema è a monte e riguarda un Prg illegittimo e portatore di una cultura del cemento che non può causare simili disastri (il riferimento è alla voragine di via Udine, ndr).

 

Come se non bastasse, questa maggioranza rifiuta di dare il via ad uno studio approfondito della situazione idrogeologica del territorio telesino» .«Vergognosa» definisce la scelta di dar vita ad una commissione per censurare l' operato di Vendola.

 

«All'importanza della qualità democratica degli argomenti proposti - ha sottolineato il segretario di Rc, Eduardo Di Mezza - non ha corrisposto l'atteggiamento del primo cittadino che ha esercitato il massimo impegno al fine di introdurre elementi di mistificazione, di condizionamento e di immiserimento della dialettica politica istituzionale.

 

Particolarmente grave è apparso l'attacco sferrato dal sindaco nei confronti di un parlamentare della Repubblica reo di aver esercitato la propria funzione di rappresentanza democratica e di chiedere in un' interpellanza parlamentare la massima attenzione e il coinvolgimento delle istituzioni al fine di difendere legalità, diritti e sicurezza dei cittadini contro i poteri criminali.

 

Nell'ultima seduta del Consiglio - ha rimarcato Di Mezza -si è assistito al suicidio politico di una parte della minoranza consiliare che con un atteggiamento irresponsabile e dilettantesco ha accettato, su proposta del consigliere (di minoranza) Carlo Franco, di sedersi allo stesso tavolo in una commissione unitaria, dopo che il sindaco non aveva concesso nulla sulle proposte fatte dalla minoranza.

 

Ancora più grave è il fatto che in questa commissione si andrà a discutere su proposta del sindaco della «censura» ufficiale, che dovrebbe votarsi nel prossimo consiglio, ad un parlamentare della Repubblica italiana da inviare al Presidente della Camera.

 

Trovo di particolare gravità l'atteggiamento del consigliere Franco che non costituendo gruppo consiliare, è stato proposto e votato dalla maggioranza come componente della commissione.

 

E' la seconda volta che sbaglia, dopo aver accettato in consiglio comunale i voti della maggioranza per la nomina come rappresentante in seno al Consorzio Idrotermale. In politica bisogna scegliere da che parte stare. Sono politicamente discutibili le ultime scelte.

 

Lo invito a dimettersi da questa commissione, così come invito tutta l' opposizione consiliare a riconquistare un minimo dignità politica sottoscrivendo la nostra mozione di censura all'atteggiamento che il sindaco ha tenuto nei confronti di un parlamentare».